Definizione di Psicodramma

Il termine Psicodramma deriva etimologicamente dal greco.

Dramma è la traduzione del termine “drama” che indica “azione” o “cosa fatta”.

Psiche è la traduzione del termine “psiche’ che indica “anima”.

Psicodramma, quindi, significa mettere in azione o in scena l’anima.

I contenuti emozionali vanno oltre il livello verbale e vengono rappresentati su un metaforico palcoscenico della vita.

 

Definizione di Psicoterapia con lo Psicodramma Analitico

Nella nostra proposta formativa lo Psicodramma è una metodologia Psicoterapica che attraverso la messa in scena dei contenuti intrapsichici consente all’individuo di esprimere il proprio mondo interno non solo verbalmente ma con tutto se stesso. Ciò conferisce alla psiche un’evidenza plastica, tridimensionale, reificata.

Il “mettere in scena” i propri conflitti consente di comprenderli rivivendoli emotivamente con la forza della realtà.

Il protagonista di una sessione di Psicodramma, con l’aiuto dello psicoterapeuta, del gruppo in qualità di attori che agiscono sue parti interne (Io-Ausiliari) e di specifiche tecniche (doppiaggio, inversione di ruolo, specchio, soliloquio, scultura familiare, ecc…), ha l’opportunità di esprimere, rivivere e ridefinire creativamente i nodi della propria esistenza.

 

Il nostro approccio pone particolare attenzione

allo Psicodramma Classico proposto da Jacob e Zerka Moreno, fondatori dello psicodramma, che intuirono quanto la forza espressiva del setting teatrale potesse essere finalizzata alla risoluzione dei conflitti interiori ed all’Analisi dell’Inconscio che utilizza come strumenti d’indagine trasformazionale:

- la sfera simbolico/interpretativa di tipo freudiano,

- il corpo quale sede della personalità e delle dinamiche energetiche sviluppati da Reich nella, Vegetoterapia e da Lowen nella Bioenergetica.

I blocchi emozionali non sono più solo blocchi caratteriali ma vengono identificati nei blocchi corporei, energetici, dando così più ampio respiro a questioni di tipo posturale, psicosomatico, espressivo/motorio, ecc….

L’ “emergente emotivo corporeo” messo in scena ed elaborato offre la possibilità:

- di regolare le dinamiche psichiche ed energetiche degli individui e dei gruppi

- d’interpretare l’inconscio attraverso la lettura del corpo

- di comprendere i linguaggi non verbali

- di usare la forza espressiva del corpo.

In altri termini per approcciare l'uomo dobbiamo conoscerne il mondo del profondo, le sue manifestazioni materiali (il corpo) e le sue relazioni e saperle integrare in una metodologia coerente.

La scuola forma anche alla “Teatroterapia” che si avvale delle tecniche derivate dall’approccio umanistico-creativo: Musicoterapia, Danzaterapia, Art-terapy, Psico-body-art, ecc..

Contributi teorici

Lo Psicodramma Analitico come viene concepito nella nostra Scuola, si basa su di un approccio psicodinamico. L’analisi dell’inconscio utilizza come strumenti d’indagine trasformazionale, i contributi simbolici e interpretativi analitici ponendo l’accento sugli stadi di sviluppo della personalità e le relative patologie, sui meccanismi di difesa, ecc…
Una particolare attenzione viene riservata alla tradizione psicoanaliticaparigina attuale, R. Kaes, J.J.Baranes, con i recenti studi sui processi psichici nelle terapia di gruppo e nell’uso del dispositivo dello Psicodramma (intrapsichico, interpersonale e transsoggettivo).

Un'attenzione partico alla psicoterapia corporea con la Vegetoterapia di W.Reich e la Bioenergetica di A.Lowen, che hanno portato ad intendere il corpo come molto più di un prolungamento sensoriale della psiche ma come la sede della personalità e delle dinamiche energetiche attive nel “qui ed ora”.

I contributi energetico-corporei ci offrono la possibilità:

di regolare l dinamiche psico-energetiche degli individui e dei gruppi
d’interpretare l’inconscio attraverso la lettura del corpo
di comprendere i linguaggi non verbali
di usare la forza espressiva del corpo per raggiungere il livello di spontaneità descritto da Moreno e l’equilibrio psico-sessuale descritto da Freud.

Infine sono presenti le proposte di Jacob e Zerka Moreno (quest’ultima membro nel nostro comitato scientifico) che intuirono che la forza espressiva del setting teatrale poteva essere finalizzata alla risoluzione dei conflitti interiori. Essi diedero vita ad una metodologia basata su specifiche tecniche (Io-Ausiliari, doppiaggio, specchio, ecc…) che costituisce uno strumento di grande duttilità creativa e relazionale;