la comicoterapia

a cura della dr.ssa Flavia Donadoni

La comicoterapia o geloterapia (dal greco ghelos, risata) nasce sulla scia della Psico-Neuro-Enocrino-Immunologia (PNEI) e sulla nuova consapevolezza che esiste una linea di comunicazione tra l’equilibrio emotivo di un individuo, la sua percezione di sé, le sue abilità psico-relazionali, il sistema immunitario e la sua salute in generale.

 

La comicoterapia rappresenta un potente strumento terapeutico,  che agisce a più livelli ed è trasversale, duttile, adatto a persone di tutte le età e con i disagi più vari.

 

E' uno strumento semplice e immediato, che aiuta a riconnettersi alla parte bambina e alla sua capacità di ridere; alle risorse che sono già presenti in ogni individuo e alla sua parte comica che necessita solo di essere riattivata.

 

Ridere di se stessi aiuta a mettersi in gioco e a cambiare il proprio punto di vista e la percezione che si ha di sé e degli altri, nonché a sdrammatizzare e a trasformare le proprie emozioni negative.

Esistono due tipi di comico terapia, attiva e passiva.

 

Nella comicoterapia passiva il paziente viene sollecitato al riso attraverso stimoli comici (spettacolo, film, narrativa umoristica ecc...).

Nella comicoterapia attiva il paziente viene sollecitato, con opportune tecniche, a tirar fuori la sua verve umoristico-comica.

Gli effetti terapeutici della risata sono riscontrabili a livello fisiologico e a livello psicologico.

 

EFFETTI TERAPEUTICI A LIVELLO FISIOLOGICO

  • La risata facilita la liberazione di sostanze che stimolano e potenziano il sistema immunitario;
  • è riscontrabile un effetto antidolorifico: stimola la produzione delle beta-endofine, prodotte dall’encefalo, che hanno un potente effetto analgesico;
  • è riscontrabile un effetto antinfiammatorio: abbassa i livelli di interleukina 6 e di Interferon gamma, responsabili delle infiammazioni;
  • si abbassa il livello di cortisolo (l’ormone dello stress) nel sangue;
  • “ridere di cuore” provoca effetti simili all’esercizio fisico, costituendo una ginnastica vigorosa per i muscoli facciali, delle spalle, del diaframma e dell’addome;
  • fornisce uno stato generale di rilassamento;
  • attraverso l’intensificarsi del processo respiratorio viene estromesso il volume residuale dei polmoni, carico di impurità, che generalmente tende a ristagnare, e avviene un benefico e vigoroso massaggio all'apparato digerente;
  • a livello cardiaco, si riscontra un notevole aumento del ritmo cardiaco e, quindi, dell’ ossigenazione di tutti i tessuti, cui segue un benefico effetto rilassante in cui il battito cardiaco si normalizza.
 

 

 

EFFETTI TERAPEUTICI A LIVELLO PSICOLOGICO

  • La risata rappresenta la scintilla che permette di innescare un cambiamento del punto di vista necessario per ribaltare aspetti poco soddisfacenti della propria vita e di affinare intuizioni e creatività;
  • contribuisce a trasformare le emozioni negative, quali paura, rabbia, delusione, tristezza e virarle al positivo, verso il sorriso, il coraggio, la speranza, la gioia, il riso;
  • l’approccio umoristico contribuisce a destrutturare le vecchie credenze e a creare nuovi collegamenti a livello cerebrale tra l’emisfero destro e quello sinistro, permettendo così di trovare soluzioni nuove e creative;
  • rappresenta, secondo Patch Adams, uno strumento in grado di contrastare il cosiddetto "paradigma del dolore", fondato sulla manipolazione delle informazioni -e delle emozioni- da parte dei mass-media;
  • contribuisce, nei pazienti con malattie croniche, ad attuare un programma di cure volto ad aiutarli a riscoprire il piacere di vivere e a ridere di aspetti della vita che prima trovavano troppo dolorosi da affrontare;
  • contribuisce, in un percorso terapeutico, a rendere i pazienti più attivi nei confronti delle cure.
 

La comicoterapia può rappresentare quindi un'utile integrazione terapeutica in caso di disturbi da attacchi di panico in quanto:

 

  • favorisce il rilassamento psicofisico, antagonista della tensione sperimentata dai soggetti che riportano tali disturbi;
  • aiuta a disidentificarsi dai propri sintomi e dalle proprie convinzioni disfunzionali;
  • la sdrammatizzazione della propria problematica aiuta a mettere una distanza e a vederla da un'altra angolazione;
  • aiuta il paziente a liberarsi dal suo stato di passività rispetto alla cura e ad assumersene invece una più piena responsabilità;
  • contribuisce ad imparare a prendersi amorevolmente in giro per le proprie caratteristiche, rappresentando un valido strumento per incontrare se stessi, vedersi per quelli che si è e accettare i propri limiti;
  • la condivisione della risata con i compagni di gruppo rappresenta un rinforzo e un ancoraggio positivo della nuova modalità appresa.