Egregio collega, gentile studente, caro amico
Sarei molto onorato se tu potessi partecipare al convegno. Quest’anno l’Accademia Imago ha organizzato il primo convegno della sede napoletana della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia con lo Psicodramma Analitico dell’Istituto Mosaico di Bologna, XXIII convegno complessivo.
Come già avrete notato navigando per il sito, io dirigo l’Accademia Imago e la relativa Scuola di Specializzazione in Psicoterapia con lo Psicodramma Analitico. La nostra Scuola in Psicoterapia è stata riconosciuta dal Ministero dell’Universita nel 2010, ma già da parecchi anni si occupava di formazione degli Psicoterapeuti e collaborava con l’attuale sede centrale, l’Istituto Mosaico Psicologie presente a Bologna e Verona (riconosciuta dal MIUR nel 2002).
L’Accademia, fondata nel 1987, ha da sempre condotto studi su Depressione, Ansia e Panico ed oggi è giunto il momento di dedicarci alla divulgazione del lavoro fatto. Da questa esigenza è nata l’idea di organizzare quest’evento scientifico che ha il compito di fare il punto della situazione sull’esperienze cliniche legate alle Sindromi Ansiose ed ai Disturdi da Attacchi di Panico (DAP) curate con terapie psicodrammatiche.
Il convegno, organizzato nella splendida cornice della Colonia Geremicca a Posillipo all’interno dell’ex chiesa attualmente adibita a sala convegni, è strutturato in maniera da dare voce a diversi protagonisti coinvolti sul tema: esperti in ambito neurofisiologico, clinici che utilizzano tecniche psico-espressive-drammatiche, rappresentanti delle associazioni di protagonisti del disturbo, operatori del teatro inquanto operatori di quel luogo catartico di aventi psicologici fin dagli antichi greci.
Dopo l’apertura dei lavori, dove mostrerò le linee guida della lettura che l’Accademia Imago da al tema dell’ansia e del panico, ci saranno i saluti del dr Raffaele Felaco presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania.
In un colloquio privato il nostro presidente mi confessò di alcuni suoi trascorsi artistici giovanili nel campo della musica, del teatro e dello spettacolo in generale, discorrendo sull’apporto che quell’esperienza aveva dato alla sua crescita personale. In quell’occasione lo invitai a narrarli pubblicamente durante i saluti.
La prima sessione, dal titolo “Neurofisiologia di un disagio”, tratterà gli aspetti neurofisiologici legati ai disturbi trattati in modo da introdurre la base organica di riferimento che rappresenta sempre il substrato fisico su cui si poggiano tutti i processi psichici.
Apre il dibattito il dr Piero Cafasso, neurochirurgo dell’Ospedale Cardarelli di Napoli che ci illustrerà l'inquadramento clinico dei disturbi da attacco di panico. Partendo da cenni storici toccherà l'eziopatogenesi e gli aspetti epidemiologici del quadro clinico con cenni sulla diagnosi, prognosi e terapia.
Il dr Cafasso, intelligenza eclettica, ha da sempre allargato i suoi studi medici ad una visione olistica dei problemi. Specialista oltre che in neurochirurgia anche in malattie cardiovascolari ed in medicina interna, ha sempre prestato molta attenzione alla conoscenza della psiche umana con studi ed approfondimenti nel settore.
Il professor Gianluca Ficca è professore al dipartimento di Psicologia presso la Seconda Università di Napoli. Specialista europeo dei disturbi d’ansia, è noto per gli studi sulla Psicofisiologia del Sonno e le relative ricerche che effettua presso il laboratorio dell’Università di Caserta. Inoltre è socio Fondatore della Comunità Terapeutico-Riabilitativa "Il Castello" (Anversa degli Abruzzi - AQ). Quest’ultima attività è quella che più ci riguarda poiché in quella esperienza viene utilizzato il Teatro nella riabilitazione psichiatrica. I degenti seguono un percorso con precisi protocolli neurofisiologici che rappresentano le prove di un vero e proprio spettacolo messo in scena ed itinerante.
Se il clima sarà benevolo, come spesso accade a Napoli in giornate di metà marzo, la breve pausa delle 11,00 consentirà di apprezzare lo splendido panorama sul golfo che dalla Colonia Geremicca si può godere.
I lavori riprendono alle 11,30 con la seconda sessione: “Amore, panico e creatività”. Abbiamo scelto questo titolo quasi cinematografico di antico sapore partenopeo/desichiano, inquanto ansia e panico sono disturbi legati all’ansia primaria che si determina nelle prime fasi del rapporto con la madre, quindi alla paura della perdita dell’amore che può essere superata con interventi creativi.
Riapre i lavori l’ing. Vincenzo Benvenuto, presidente del Coordinamento Campano della Lega contro i Disturbi d’Ansia, da Agorafobia e da Attacchi di Panico (LIDAP), che ci riporterà il problema dalla parte di chi lo vive quotidianamente su di sé e ci raconterà il lavoro di sensibilizzazione che la loro associazione porta avanti.
Segue il dr Raffaele Ponticelli formatosi con Lowen e Pierrakos. Ponticelli è uno psicoterapeuta conoscitore delle bioenergie che muovono la psiche umana e quindi è un esperto di emozioni. Le emozioni sono un processo fondamentalmente corporeo gestito dalla psiche. Il dr Ponticelli mostrerà come negli attacchi di panico siamo dominati da fenomeni prettamente mentali legati ad uno stato immaginario infantile. Se riusciamo a ristabilire una realtà adulta attraverso una nuova gestione delle dinamiche energetiche del nostro corpo, assieme ad una corretta interpretazione della relazione con l'altro, possiamo superare questa sintomatologia così limitante.
A questo punto sarà il sottoscritto ad intrattenervi sulle Sindromi Ansiose, sul DAP e sulla capacità risolutiva di questo problema che la scienza ha trovato attraverso la Psicoterapia con Psicodramma Analitico.
Sappiamo che l’ansia ed il panico sono delle complesse combinazioni di emozioni catastrofiche e sensazioni somatiche violente la cui psicopatogenesi è da ricercare in un arcaico senso di deprivazione. Per una serie di motivi psicodinamici che si rinforzano circolarmente, che vi mostrerò durante l’intervento, il soggetto crea una fisionomia personalogica dove predominano vergogna, paura ed idealizzazione. Questi meccanismi di difesa blindano il disturbo rendendo il sintomo una sorta di fortino inespugnabile. Vedremo come la Psicoterapia con lo Psicodramma si è rivelato uno strumento particolarmente adatto allo scopo perché riesce a neutralizzare questi aspetti aumentando i fattori di successo terapeutico.
L’intervento finale lo abbiamo riservato a Benedetto Casillo, attore ed autore di cinema e teatro. Casillo proviene dal cabaret, (Sadici piangenti) ed è divenuto famoso grazie alle sue partecipazioni ai films di Luciano De Crescenzo in Bellavista. Straordinario umorista ha interpretato commedie di Eduardo nonchè varie altre scritte da lui, senza trascurare il teatro drammatico, grazie al quale è stato premiato assieme ad altri alla XVIII edizione del premio Girulà in qualità di migliore attore del 2010 per la sua interpretazione nell'opera "Atto senza parole" di Samuel Beckett.
Quando l'abbiamo incontrato nel suo ufficio preferito, il bar della stazione della matropolitana di Mergellina, dopo aver attentamente ascoltato il mio progetto, con la modestia e la semplicità che lo contraddistingue ha esordito: “ ed io che ci azzecco con voi!!!?”. Dopodicchè ha iniziato un racconto estemporaneo che, passando per un piatto di “pasta con i purpetielli (polipetti)” che è stato costretto a mangiare ben tre volte in un pomeriggio, più una quarta volta il mattino seguente alle sette a causa di ripetuti ciak sul set di Mario Merola, e proseguendo per una sua dolorosissima vicenda personale vissuta mentre era sul palco innanzi ad una gremita platea, ci ha tenuti in religioso ascolto per una buona mezz’ora nella quale tra comicità e dramma ha toccato diverse corde emozionali di noi ascoltatori, stimolando riflessioni personali inaspettate. Alla fine, dopo una pausa di silenzio gli ho risposto: “ vedo che hai capito perfettamente cosa ci azzecchi, il tuo intervento già lo hai prodotto”
Alle 13,30 dovremmo chiudere i lavori, ma si sa, se qualcuno ha qualche domanda da fare fa sempre piacere.
Quindi a tutti coloro che decideranno di partecipare auguro già da ora un buon lavoro.
Massimo Doriani