e di Francesca Curti Giardina

La voce è da sempre un vettore di relazione che mette in comunicazione vari interlocutori tra loro, favorendo così l’avvicinamento di due o più realtà che in caso contrario sarebbero distanti. Per questo motivo l’uso della voce è oggetto di grande interesse per il mondo artistico e clinico data la sua intrinseca capacità di allietare ed emozionare gli ascoltatori proponendosi, mediante le sue infinite e variegate forme, come medicamento per lenire la spossatezza e l’afflizione dell’anima. Infatti è mediante la voce che le parole giungono all’orecchio ed è grazie alle sue sfumature timbriche che le stesse raggiungono, poi, il cuore dell’interlocutore. In questo modo, l’uso consapevole della voce incrementa il potere terapeutico del clinico e anche dell’artista, agevolando una relazione più autentica con l’altro e favorendo l’emergere di quelle emozioni che possono ostacolare lo sviluppo del potenziale umano quando silenziate o bloccate. La proposta del laboratorio è quella di indagare in termini sia anatomofisiologici che emozionali alcuni tra i meccanismi sottesi alla voce, che ne garantiscono il fascino e la cura attraverso un percorso esperienziale dove la Logopedia Artistica e la Musicoterapia Vocale s’incontrano al fine di offrire spunti interessanti riguardo l’uso della propria voce.