Seminario di approfondimento
10 Ottobre 2018 Ore 17.00
Lo Psicodramma nella formazione degli insegnanti
L'uso del Videodramma
nella prevenzione al bullismo

Il terzo millennio sta generando giovani distratti continuamente dai media: smartphone e computer si sono sostituiti alle piazze, il digitale e il virtuale imperano a discapito del reale e dell’analogico.
I docenti sono sempre più chiamati a fronteggiare il crescente disagio giovanile, che spesso si manifesta fin dall’età della scuola primaria. Farlo avvalendosi proprio degli strumenti digitali così familiari e “vitali” per i ragazzi, può attirarli e coinvolgerli in processi di crescita e trasformazione anche di quei vissuti percepiti come “negativi”.
La nostra proposta è di lavorare sulle relazioni all’interno della classe, con il metodo del videodramma cui precede lo psicodramma, uno strumento di grande duttilità creativa e relazionale, efficace come mezzo per facilitare l’espressione nel qui ed ora dei conflitti interiori e relazionali.
Jacob Moreno, inventore dello psicodramma, sosteneva che il disagio psicologico è una progressiva diminuzione della spontaneità e della capacità di trovare soluzioni creative, entrambe dovute al tentativo di adattarsi alle richieste del mandato familiare e sociale.
Nello psicodramma analitico, che unisce il pensiero di Moreno alla psicoanalisi, l'inquietante disagio e l'angosciosa problematica, non viene solo raccontata, ma drammatizzata con tutta la forza delle emozioni e rivissuta, riletta, interpretata da protagonista della propria esistenza.
I contenuti emozionali vengono rappresentati su un metaforico palcoscenico attraverso la messa in scena dei propri vissuti. Con l'aggiunta del video, e quindi con il video dramma questa rappresentazione si trasforma in un vero e proprio cortometraggio che segue tutti i dettami dell'attività cinematografica.
La nostra proposta non comprende ovviamente profonde ristrutturazioni della personalità, ma si muove nell’ambito della gestione delle relazioni interpersonali.
Lo psicodramma costruisce una rappresentazione scenica spontanea che permette:
• di far rivivere sulla scena i conflitti interpersonali e rendersene consapevoli;
• di sdrammatizzare, nell’interazione con il gruppo, le frustrazioni interiori favorendone la rielaborazione;
• di riconoscere nel corpo i segni di malessere psicologico;
• d’imparare le tecniche per intervenire sulle dinamiche relazionali;
• di rielaborare le emozioni legate al conflitto e di sperimentare percorsi risolutivi;
• di restituire al soggetto la propria spontaneità e di sviluppare il proprio potenziale creativo.
I docenti avranno modo di sperimentarsi nei diversi ruoli: “cattivo”, compagno di classe, insegnante e osservatore esterno aprendo sguardi e vissuti emotivi meno legati a ruoli precostituiti e di maggiore comprensione delle reali dinamiche emotive in gioco. Il passaggio al videodramma rende ancora più evidente il ri-orientamento possibile di tutti gli attori della narrazione. Dallo psicodramma prende vita la sinossi, la ri-elaborazione scritta del vissuto autobiografico narrato e consegnato fuori di sé. La trama narrativa con la guida esperta di coaching psicologici prende nuova forma. Da qui poi parte la macchina “cinematografica”: individuazione dei ruoli attoriali, casting, prove di recitazione, riprese, montaggio secondo le regole ed i parametri propri del cinema. Il cortometraggio prodotto viene visto in gruppo, alla visione segue la verbalizzazione dell’esperienza fatta e delle emozioni vissute in tutte le fasi. Il videodramma così fatto mette in moto l’interezza della persona, la voce, il corpo, la mimica facciale, la gestualità, la possibilità di agire e ri-agire, di narrarsi e sentirsi narrare, perché si narra, si ri-narra, si vede e si ri
-vede, si vede sé e il prodotto che è anche altro da sé.
Il senso profondo del lavoro è non alimentare una distanza tra un’immagine di sé e il sé autentico, né alimentare un falso sé, ma al contrario andare ad abitare parti di sé poco conosciute, le parti-ombra. Un lavoro sì fatto, oltre ad essere divertente nello svolgimento, rende possibile ritrovare l’emozione del momento e porta immediata la trasformazione attraverso il prendere possesso di altre parte di sé, quelle accantonate, poco amate, detestate, trascurate, sopite.
Il Videodramma in ambito scolastico ha una profonda valenza didattica e didascalica, parla ai ragazzi attraverso loro e con il loro linguaggio.
E’ uno strumento di lavoro pratico che attira, attiva e riattiva l’interesse e l’ascolto e che può “risolvere” situazioni di passività ed aggressività, prima fra tutte la pratica sempre più diffusa e devastante del bullismo.
RELATORI
Dr Massimo Doriani
Psicologo, psicoterapeuta
Direttore dell’Accademia Imago di Napoli
Dott.ssa Caterina Ventura
Psicologa, psicoterapeuta
Direttore della Scuola italiana di Videodramma
presso
ACCADEMIA IMAGO
Palazzo Salsi - via Agostino Depretis, 19 - Napoli
COSTO: Gratuito
DURATA TOTALE: 2 ore circa
Si rilascerà regolare ATTESTATO di partecipazione a chi ne farà richiesta in fase di prenotazione online
Il Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania Dott.ssa Antonella Bozzaotra e le Autorità porgono i più cordiali saluti a tutti i partecipanti.