Nello Psicodramma, la forza espressiva del setting teatrale può essere finalizzata alla risoluzione dei conflitti interiori. I contenuti emozionali vengono rappresentati su un meta-forico palcoscenico attraverso la messa in scena dei propri vissuti.
Il setting dello Psicodramma è uno spazio che, aprendosi alle drammatizzazioni, si moltiplica simbolicamente.
E’ il luogo dell’incontro: quello che cambia, rappresenta, raccoglie, facilita, risponde e ristruttura. E’ un ambiente complesso, ricco, movimentato, dove interagiscono la realtà, l’irrealtà e la semirealtà.
Ma è anche l’insieme degli oggetti (la scena, il palcoscenico, gli arredi, gli altri oggetti simbolici, le luci e la musica) e degli ‘’agenti psicoterapeutici’’ ovvero lo psicoterapeuta, gli Io-ausiliari ed il pubblico. Ed infine c’è l’azione, cioè l’incontro del terapeuta con il protagonista nel gioco interno del gruppo.
Come affermava Moreno: ‘’l’atto viene prima della parola e la include‘’
Nello psicodramma, a differenza delle terapie verbali, ciò che appartiene al mondo del profondo, dell’inconscio, ciò che noi chiamiamo “emergente”, non viene solo raccontato, ma drammatizzato con tutta la forza delle emozioni e rivissuto, riletto, interpretato da protagonista della propria esistenza.