









“MARE DENTRO”
Scatti fotografici
Mi sono persa mille volte camminando su strade dritte e perfette e mille volte mi sono ritrovata nei tumulti delle tue onde. Nel tuo agitarti hai chiesto alla mia anima di sedersi e guardare il tumulto delle sue emozioni.. tanto simile a quello che agita anche me.... MARE.
L'autore: Scarpato Valentina
Sono nata il 3 gennaio 1982 in una antica grande casa del Centro Antico di Napoli.Il mio primo vagito ha avuto gli applausi di tutti gli abitanti del palazzo;la mia prima voce si e' subito mescolata con la voce del quartiere, che e' una specie di musica unica al mondo, irripetibile nella sua allegria e nella sua disperazione. In realtà ho ascoltato la musica già prima di venire al mondo, quando ero nel ventre di mia madre; mi attraversavano qui ogni giorno le vibrazioni della musica classica e soprattutto le musiche di Tchaikovsky .Da bambina ho continuato a nutrirmi e a gioire della musica classica e ben presto per gioco e per passione ho cominciato a muovere passi di danza. Mi sono iscritta per questo alla Scuola di danza di Mara Fusco e ho studiato la danza classica e poi quella moderna e contemporanea .In seguito ho partecipato a rappresentazioni di danza e di musicols appassionandomi sempre di più ed emozionandomi sempre di più nell' accompagnare il movimento del mio corpo sulle note della musica, come su una scala impalpabile, come su una giostra colorata, come in un vento a tratti leggero, a tratti forte e deciso.. Ogni volta ho incontrato, espresso e rappresentato emozioni.. le mie emozioni, ma anche emozioni antiche che appartengono a tutti... Il passo successivo e' stato quello d'intraprendere la mia formazione come danzaterapeuta e come arteterapeuta... Ed ora? Continuo il mio viaggio nell' ARTECHE CURA..Ho scoperto la mia capacità di esprimermi , di emozionarmi e di emozionare anche producendo un cortometraggio, anche scrivendo, anche fotografando..E' questa la mia ultima scoperta: la fotografia come bellezza, come arte e come processo terapeutico:Dopo la gravidanza avevo litigato con lo specchio, perché nello specchio non c'era più l' antica ragazza leggera come una farfalla e graziosa e alata come un cigno... nello specchio intravedevo furtivamente un corpo gonfio e pesante .. Poi ho cominciato a scattare foto a me stessa ogni giorno e ho lasciato che anche il mio compagno mi fotograsse... e ho avuto il coraggio di guardare e mi sono vista e mi sono incontrata e ho fatto pace con lo specchio L' arte della fotografia ha innescato così un processo terapeutico .Recuperando parti di me nascoste nell' ombra, ho composto il mio fotoromanzo, quello vero e autentico della mia vita