4-5-6 Giugno 2021
L’atto viene prima della parola e la include
Nello psicodramma, a differenza delle terapie verbali, ciò che appartiene al mondo del profondo, dell’inconscio, ciò che noi chiamiamo "emergente", non viene solo raccontato, ma drammatizzato con tutta la forza delle emozioni e rivissuto, riletto, interpretato da protagonista della propria esistenza.
Il setting terapeutico dello psicodramma si propone dunque di costruire una rappresentazione
scenica spontanea, che permetta:
- di rendere visibile ed interpretabile il materiale latente;
- di far rivivere sulla scena i conflitti intrapsichici;
- di sdrammatizzare, nell’interazione con il gruppo, le frustrazioni interiori favorendo la rielaborazione delle fasi critiche dello sviluppo;
- di riconoscere nel corpo il linguaggio dell’inconscio e i segni di malessere psicologico;
- d’imparare le tecniche, per intervenire sulle dinamiche psico-corporee;
- di rendere consapevoli i conflitti interpersonali;
- di rielaborarli e di sperimentarne percorsi risolutivi;
- di restituire al soggetto la propria spontaneità e di sviluppare il proprio potenziale creativo.
Lo Psicodramma è una tecnica nata da un’intuizione di Jakob Levi Moreno: la forza espressiva del setting teatrale può essere finalizzata alla risoluzione dei conflitti interiori. I contenuti emozionali vengono rappresentati su un meta-forico palcoscenico attraverso la messa in scena dei propri vissuti.
Il "mettere in azione" permette di rivivere emotivamente i temi ed i conflitti individuali con la forza della realtà.
Il protagonista, con l’aiuto del conduttore in qualità di regista, del gruppo in qualità di co-attori (Io-Ausiliari) e di specifiche tecniche (doppiaggio, inversione di ruolo, specchio, soliloquio, scultura familiare, etc.), ha l’opportunità di esprimere, non solo verbalmente ma anche con la forza dell’azione, i nodi della propria esistenza, rivivendoli e di ridefinendoli creativamente.
È una tecnica che consente numerose applicazioni. Difatti, mettere in scena i contenuti emotivi, relazionali e spesso inconsci dell'individuo, del gruppo o della comunità, consente di rendere visibile ciò che solitamente non lo è, facilitando la trasformazione e l'evoluzione in modo profondo ed immediato.