Domenica mattina ore 10
Ognuno a casa propria davanti ad uno schermo…
- Notte insonne, lampi, pioggia, vento forte e… mille pensieri
- Tuoni e boati… e sì, ci mancava solo il terremoto
- La mia gatta sta male e io con lei, infatti ho un gran mal di testa
- Stanca, ma sto bene
- La verità? Avrei voluto rimanere sotto le coperte ancora per un po’, al caldo, lontana da tutto e da tutti
- Sono sveglia dalle sei. Ho cucinato per le mie figlie perché ho il timore che la lezione finisca tardi
- Oggi il pc non ne vuole sapere, vi sento e non vi vedo poi vi vedo e non vi sento
- Un quaderno
Le sue pagine bianche sono per me un rifugio
Sul suo corpo fatto di carta si può scrivere, disegnare, annotare, bloccare parole, intrappolare pensieri. Quelle parole ci saranno sempre per me.
Mi piace scrivere, perché rileggendo posso ricordare il passato e nello stesso tempo, girando pagina, inventare il futuro
- Un porta penne
Di quelli che si mettono sulla scrivania
Porta penne… in realtà porta tutto
E sì! Perché contiene matite, colori, forbici, gomme per cancellare
Ne ho uno in ufficio e uno nella mia stanza
Supportano e sopportano le rigidità e la freddezza presenti nel tempo del lavoro
Finito questo tempo, posata la penna, ecco pronto un colore, anzi, tanti colori con i quali disegnare.
Mi regala libertà, creatività… per un attimo do forma ai sogni
I pastelli che contiene mi ricordano le persone che mi sono o che vorrei vicine: le mie figlie, gli amici, i colleghi del gruppo di arte-terapia
Ognuno un colore, un carattere e uno stato d’animo
Chi è più appuntito, chi più smussato
Chi più delicato e chi più forte
Chi più duro e chi più morbido
Colorati, delicati e brillanti….
Sono sulle mie due scrivanie come nel cuore, sempre con me
- Una conchiglia di San Giacomo
un ciondolo, il regalo di un caro amico
“Tu, conchiglia, sei cammino
Cammino che è ricerca, scoperta, conoscenza e coscienza
Cammino che è incontro, condivisione, interazione, contaminazione
In tutto questo… tu, conchiglia, sei la bellezza della rinascita continua, che è essa stessa creatività
La mia protezione”
- Ho scelto questo quadro e ve lo mostro
L’ho creato appena sveglio
Ho finito ora
Vedete? Ho le mani ancora sporche di pittura
Cosa più di una tela può esprimere la mia creatività, l’amore per chi c’è e per chi non c’è, la protezione, la casa?
C’è rappresentato il fuoco, che distrugge e dona vita
- Anche io ho scelto un quadro, un ritratto
È di qualche mese fa
Che dire? È il ritratto del mio caro amico purtroppo scomparso
Lui è qui, con me
Lo vedo nei colori che ho usato
Nei fiori che gli ho dipinto intorno
- Io ho scelto una spillatrice
Apparentemente fredda e pungente
In realtà mi ricorda il lavoro, i miei vari spostamenti, i tanti fogli da spillare che uniti danno vita ad un unico plico, un unico progetto
- Io invece ho scelto le forbici
È la prima cosa che ho trovato vicino al pc
No… in realtà le forbici tagliano
Tagliare non è solo ferire, ma è vedere cosa c’è sotto una superficie
Magari potessi vedere cosa c’è veramente sotto la pelle!
- Ti capisco…
Io ho scelto un taglierino
Piccolo, appuntito e pericoloso
Mi ricorda presenze e parole che feriscono
Pastello: Quaderno posso venire a colorare una delle tue pagine?
Oltre materia e funzione per cui sono stati creati, gli oggetti che ci appartengono parlano di noi, ci ricordano persone, presenze o assenze. Racchiudono emozioni, sprigionano energie forti e aumentano la nostra creatività.
Uomini o dei?
A contatto con la terra oppure in cielo?
Atena e Afrodite insieme, dee belle e potenti
Artemide, dea libera che corre nei boschi, dea del margine
Il Tempo, le sue lacrime gocce di pioggia sulla terra, il suo respiro il vento
Ordine nel Caos
Gli uomini hanno sangue che scorre nelle vene e la consapevolezza che bisogna vivere tutto intensamente senza perdere tempo, perché tempo non c’è
A tutti manca qualcosa!
Il brivido di poter perdere tutto all’improvviso o l’eternità
Perché non vivere attimi di divinità durante questa vita mortale?
Si può superare l’ostacolo, anche lo schermo di un pc, con creatività insieme umana e sacra