Arte. Emozioni.

L'arte delle Emozioni. Le emozioni dell'arte...

Dopo il compianto del dolore e la sua condivisione epidermica, Maria Rosaria oggi ci ha fatto un gran bel regalo di Natale... la Gioia!

La Gioia, creativa protezione, forza supereroica capace di diradare il buio nebbioso che può avvolgere le nostre storie terrene...

trovatela, stanatela, scavando, come un bambino, nel cesto dei ricordi, delle giornate, delle costanti e delle variabili. Dell'ieri e dell'oggi.

Mmmm...

Ma quale forma, quale colore, quale profumo, quale suono potrebbe avere la gioia? Vediamo...

potrebbe avere la forma di un panino, sempre caldo e fragrante, potrebbe avere il colore e il calore del fuoco vivo, potrebbe essere gialla, gialla e blu, potrebbe avere il suono di quella canzone, di ogni favola che è un gioco, o quello di un treno che sussurra alle rotaie, o ancora quello del vento che ti porta lontano, potrebbe essere un viaggio e/o un ritorno, potrebbe essere luce sbriluccicosa, come quella di un campo notturno di lucciole, potrebbe avere il sapore della 'bella cosa' o della luna che si specchia sul mare...ah, però, quante facce saltan fuori! E come potremmo noi riuscire a mostrare questa faccia, la nostra faccia, per donarla all'altro e,

compassionevolmente, condividerla accogliendo anche l'altro? Espandere la Gioia unendo tutte insieme le "Gioie"? E come dimenticare quella dell' "altro da noi" , la Gioia dei "nostri altri" che sono tutti in noi... quanti siamo?

Avranno sicuramente da raccontarci tantissimo in tema di magnifiche emozioni, di quelle vicine, echi delle lontane, e poi anche di quelle lontane, scie fantasmagoriche tratteggiate dalle prime.

Certo, spesso le emozioni si presentano nella loro veste preferita, la velata fuggevole, e non si ha nemmeno il tempo di indossarle, che sfilano via e a rinfilarsele ci si mette un bel po'. Beh, furbe, ma, in fin dei conti, evanescenti o meno, esse lasciano segni, disegnando, punto dopo punto, il nostro atlante personale. Il discorso si complica.

Che affascinante materia le emozioni, che mistero la Gioia! Pensiamoci bene, se vogliamo, potremmo dire di essa : la Gioia, questa sconosciuta... spesso scacciata come una distrazione, scambiata come un doppione , scarabbocchiata come un miraggio. I suoi nemici son veramente tanti e ben addestrati a rispondere ad ogni suo riverbero. Eh già!

Entusiasmante, allora, potrebbe essere esplorarla, ogni volta...la nostra ricercata speciale, che potrebbe svelarci molte più ombre dell'ombra stessa... Wow!

Ce lo insegnano bene gli artisti con i loro dipinti sulla Gioia, perfetto connubio di luci ed ombre, colori che parlano di contrasti, vibrando più delle stesse parole. Ricerche di forme in ascolto che aprono finestre sui paesaggi sconfinati dell'anima. Emozioni liquide tra le mani...

E ce lo insegnano ancor meglio gli scienziati con i loro studi sulla materia oscura, sui buchi neri... qualcosa che sfugge, che sembra essere tanto vicina per poi allontanarsi il doppio. Che fatica! Ebbene, quegli scienziati non si arrendono mica. Interessante! Essi continuano ad ascoltare cosa ha da dirgli l'infinito, che scrutano, anelano, mossi da una passione 'infantile', che è immensamente stupefacente. Immensamente bella. Eroi! Ci vuole coraggio, selvaggio coraggio.

Mi piace pensare a questi scienziati e alla loro caparbia ricerca, mi piace immaginare tutti noi come tanti scienziati catturati dal gustoso e sfrenato richiamo della Gioia, presi a ricontattarla nel suo silenzio sonnecchiante.

Così degna di essere cercata, curata e coccolata è la Gioia! Così degni noi di guerrigliare per essa, in prima linea, contro i suoi detrattori. Che sono, poi,a ben guardare, anche i nostri peggior sabotatori. Ahi, ahi, non credete anche voi?

Allora, sguaniamo la nostra spada di luce, compagni, prendiamoci per mano e diamoci il permesso di cercarla questa Gioia, per difenderci dalle 'conseguenze negative' , per scaldarci con essa dal freddo del resto. Quel resto che vedremo diventare sempre più utile, sempre più sensato nel suo non-sense destrutturante...brillerà!

Che idea! Uniamoci ed uniamo in girotondo i 'nostri bambini', quelli sì che potrebbero darci delle grandi dritte a riguardo. I 'nostri bambini' ai quali sovente voltiamo le spalle, scuotendo il capo, certi dicano solo sciocchezze. Proprio in loro potrebbe risiedere la famosa 'teoria del tutto' , in quello sguardo arioso, spazioso, puro, senza filtri, diretto al dunque, a ciò che è e non a ciò che sembra, a ciò che nel cuore batte, batte davvero davvero. E non importa se poi ciò che è si può toccare, importa che si può sentire, pienamente. I bambini ci sentono bene, sorridono e piangono bene, mettendoci in ogni sorriso e in ogni pianto tutte le risate e tutte le lacrime del mondo.

I bambini gioiscono. Lo fanno in maiuscolo, GIOISCONO.

I bambini credono ai draghi. E non vogliono ucciderli.

I bambini credono.

Anche in te.

Suismoi...

Facciamo finta che?

 

Grazie Maria Rosaria.